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Lassità vaginale post parto: ecco i sintomi e cosa fare

Partorire un bambino è ovviamente una delle più grandi gioie della vita, ma ovviamente può comportare anche dei problemi per la futura mamma. Infatti, un lungo travaglio e un periodo espulsivo prolungato, oppure il parto di un neonato di peso elevato possono mettere a dura prova i muscoli e i tessuti che circondano la vagina. Per questo motivo ad alcune donne a distanza di mesi dal parto possono comparire disturbi riferiti a una condizione chiamata lassità vaginale post-partum. 

Ma quali sono i sintomi? Uno dei primi e è la riduzione della sensibilità vaginale alla penetrazione durante i rapporti sessuali nelle donne che hanno partorito. In alcuni casi, però, la lassità vaginale può indurre nella donna anche sintomi genito-urinari associati a perdita della funzionalità dei muscoli pelvici. In questi casi potrebbe manifestarsi prolasso dell’utero e della parete anteriore (cistocele) o posteriore (rettocele) della vagina, disturbi minzionali, incontinenza da sforzo.

Ovviamente la situazione può essere risolta. In molti casi è utile la iniziare la riabilitazione del pavimento pelvico dopo i primi 40 giorni dal parto. Tuttavia, potrebbero manifestarsi condizioni tali da non permettere una semplice riabilitazione, specialmente quando i tessuti muscolari intorno alla vagina sono più compromessi. In questi specifici casi è indicata la terapia con radiofrequenza quadripolare dinamica. Si tratta di una nuova tecnologia che utilizza onde termiche (radiofrequenza) per risolvere la perdita di trofismo dei tessuti, migliorare l’elasticità e la compattezza del canale vaginale stimolando la produzione di collagene ed elastina, ripristinare la sensibilità nei rapporti sessuali sia per la donna che per il partner, e ridurre il rischio di prolasso di utero e parete vaginale. La terapia permetterà alle donne di riacquisire e migliorare il tono muscolare già dopo 4 sedute totali da effettuare in circa due mesi.