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Il piccolo Enea, il neonato lasciato nella “Culla per la vita”, verrà affidato a famiglia idonea.

É oramai nota la notizia del piccolo Enea, il neonato che, durante il giorno di Pasqua, è stato rinvenuto in buone condizioni nella struttura del Policlinico di Milano. Affianco al bambino era stata trovata una lettera contenente parole di grande affetto firmata dalla madre, che raccontava come il piccolo fosse in ottima salute, con tutti gli esami effettuati in ospedale risultati nella norma.  

Secondo gli ultimi aggiornamenti, però, Enea ha già trovato una famiglia adottiva. Infatti, dal Policlinico è emersa la notizia che il tribunale ha stabilito di affidare il neonato ad una famiglia che si era già resa disponibile e che era stata giudicata idonea per accogliere un bambino abbandonato. Il piccolo che comunque gode di buona salute e ha ricevuto in questi giorni tutte le cure da parte dei medici e infermieri dell’ospedale, ora potrà cominciare la sua nuova vita circondato dall’affetto di una famiglia.

Ricordiamo, infatti, che Enea era stato affidato alla “Culla per la Vita”. La Culla è un servizio attivo da 16 anni, situato in una posizione discreta all’interno del cono d’ombra e protetto da sguardi indiscreti. Si può accedere alla clinica Mangiagalli attraverso un ingresso appartato. L’ambiente è riscaldato e protetto, e dotato di un sistema di allarme che avvisa immediatamente il personale sanitario. Dopo che il bambino viene collocato all’interno della culla, il genitore ha circa 40 secondi per allontanarsi prima che un allarme discreto avvisi i medici e le infermiere della Neonatologia, che possono prendersi cura del neonato in pochissimi minuti. L’ingresso alla culla è illuminato da una piccola saracinesca, dietro la quale si trova un sistema hi-tech che mette il neonato al sicuro. La madre che decide di affidare il proprio bambino deve solo premere un pulsante per far alzare la saracinesca e rivelare la moderna incubatrice dove il neonato può essere riposto al caldo, a una temperatura di 37 gradi.