Tra le patologie più frequenti dell’apparato genitale femminile c’è la vaginite, un’infiammazione della vagina che può variare in gravità e non sempre è di natura infettiva.
Le vaginiti possono essere causate da vari agenti come funghi (vulvovaginiti micotiche, comunemente note come Candida), batteri (Gardnerella), protozoi (Trichomonas), o possono derivare da reazioni a prodotti irritanti e cambiamenti ormonali che si verificano durante la vita di una donna.
Quali sono le cause della vaginite? E come si manifestano e trattano i suoi sintomi?
Esploriamo l’argomento con il dottor Gianluigi Bresciani, ginecologo presso l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano.
I sintomi tipici della vaginite sono:
Questi sintomi possono variare, rendendo spesso possibile distinguere il tipo di vaginite fin dall’inizio. La sintomatologia può essere intermittente, recidivante (dopo un trattamento specifico), o cronica.
L’ecosistema vaginale, con un pH particolarmente acido di 4-4,5, normalmente previene lo sviluppo di microrganismi patogeni. Tuttavia, diversi fattori possono alterare questo equilibrio:
In presenza di sintomi, è cruciale consultare un ginecologo. Durante la visita, il ginecologo valuterà i sintomi e potrà eseguire un tampone vaginale per identificare eventuali agenti patogeni attraverso l’analisi di campioni biologici.
La vaginosi batterica, spesso causata dalla Gardnerella Vaginalis, si manifesta con perdite vaginali grigiastre e maleodoranti e bruciore interno. Il trattamento tipico prevede l’uso di antibiotici come Clindamicina o Metronidazolo.
L’infezione da Candida, caratterizzata da perdite vaginali dense e prurito intenso, richiede spesso trattamenti con ovuli e creme topiche. In caso di recidive, può essere necessaria una terapia orale.
Causata dal protozoo Trichomonas, questa vaginite si trasmette sessualmente e può essere contratta anche attraverso bagni pubblici o condivisi. I sintomi includono perdite vaginali giallo-verdi, schiumose e maleodoranti, trattabili con metronidazolo.
Provocate da reazioni a agenti esterni come creme, saponi, e lubrificanti, le vaginiti allergiche si manifestano con bruciore, prurito, eritema e perdite inodori. Il trattamento richiede l’identificazione e l’eliminazione dell’allergene responsabile.
La vaginite, sebbene comune, richiede una diagnosi accurata e un trattamento tempestivo per evitare complicazioni. Una visita ginecologica è essenziale per individuare la causa e iniziare il trattamento appropriato, garantendo il benessere dell’apparato genitale femminile.