Il dolore pelvico associato alle mestruazioni, noto come dismenorrea, può in alcuni casi essere indice di endometriosi, una condizione che interessa principalmente le donne tra i 25 e i 45 anni. Comprenderne l’origine attraverso esami specifici è fondamentale per impostare una terapia adeguata.
La diagnosi si basa su una visita ginecologica approfondita e un’anamnesi dettagliata, volte a individuare sintomi e alterazioni tipiche. L’ecografia transvaginale permette di esaminare l’utero, l’endometrio, le ovaie e l’area pelvica, ma in caso di dubbi si ricorre alla laparoscopia o, in situazioni particolari, alla risonanza magnetica.
Oltre al dolore mestruale, l’endometriosi si manifesta con:
Le ipotesi sulle cause includono fattori genetici, alterazioni immunitarie e la mestruazione retrograda, in cui il sangue mestruale trasporta cellule endometriali fuori dall’utero. Altre teorie suggeriscono modificazioni dei tessuti pelvici o la diffusione delle cellule attraverso i vasi sanguigni o linfatici.
Le opzioni terapeutiche variano in base alla gravità della condizione:
Individuare precocemente l’endometriosi è essenziale per migliorare la qualità della vita e preservare la salute riproduttiva.