Il cancro al seno è uno dei più sviluppati e la principale causa di morte per cancro in tutto il mondo. Per questo motivo, la diagnosi e l’interventi personalizzati sono necessari per prevenire e curare questa forma così grave. Da questo punto di vista la tecnologia diventa sempre più centrale e importante in questo processo.
Negli ultimi 10 anni, la condivisione del materiale e delle informazioni in riferimento al trattamento del tumore al seno sono state condivise tramite materiale video. I video, accessibili al paziente qualora ne chiedesse, potevano essere visti più volte con i propri cari e caregiver.
Una nuova modalità di accesso è fornita dalla Realtà Virtuale. Essa ha il potenziale intrinseco di essere interattiva perché il suo contenuto è generato in tempo reale, e ha vantaggi soprattutto perché restituisce informazioni e dati in tempo reale. Inoltre, migliora la conoscenza del trattamento di radioterapia a cui devono sottoporsi per ridurre il rischio di recidive. Ciò tra l’altro potrebbe aiutare molte pazienti a sconfiggere l’ansia di non conoscere bene ciò contro cui stanno combattendo.
Un alto tasso di sopravvivenza al tumore al seno è garantito dall’aderenza alla terapia, ma molto spesso le pazienti faticano a stare al passo. La diffusione di nuove tecnologia, app, portali, etc possono se utilizzate nella maniera corretta, aiutare in parte nella gestione della malattia e nell’ aderenza alla terapia nel post-operatorio. Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Medical Internet Research le App, inoltre, potrebbero migliorare l’aderenza alla terapia multidisciplinare.
Il movimento Europa Donna Italia, che tutela i diritti alla prevenzione e alla cura del tumore al seno, ha lanciato il chatbot Edi. Questa non è altro che un’assistente digitale sviluppata per rispondere, a qualunque ora del giorno, alle domande di pazienti e familiari.
Inoltre, più dell’80% dei pazienti è pronto a usare piattaforme digitali e il fascicolo sanitario elettronico. Tuttavia mancano ancora dei progetti concreti per far decollare il digitale. Da questo punto di vista, un esempio è WelCare presentato nell’ambito dell’evento ‘La salute connessa’, promosso da Novartis.
“L’esperienza maturata durante i mesi dell’emergenza ci ha dimostrato il grande valore di questo strumento e ci ha portato oggi ad ampliare questa piattaforma per la gestione di altre malattie oncologiche ed ematologiche. – spiega Luigi Boano, General Manager di Novartis Oncology Italia – Un impatto, quello di WelCare sulla gestione sanitaria dei pazienti oncologici, che ci stiamo impegnando a valutare concretamente, per analizzare a fondo il reale contributo della sanità digitale al miglioramento del Sistema Salute.“