Come sappiamo tutti quanti, la pandemia ha messo a dura prova i sistemi ospedalieri nazionali e come seconda aspetto ha portato al rinvio di visite ed esami medici programmati da tempo. La nuova variante Omicron, ancora una volta, sta mettendo a dura prova le strutture ospedaliere e c’è un sensato timore che possa provocare una nuova generale paura nelle persone.
Quello che si vuole evitare è che le persone rinviino le loro visite per timore che possano contrarre il virus. Come primo aspetto è perciò fondamentale rompere gli indugi sul vaccino e far sì che più persone possibili possano farlo. Questo oggettivamente potrebbe garantire un minor peso sugli ospedali, soprattutto nei reparti di rianimazione.
L’invito è stato espresso anche in una nota ufficiale dalla SIGO – Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia – la quale tramite il prof. Antonio Chiantera, Presidente Nazione SIGO ha affermato:
“La Società Italiana di Ginecologia ed Ostetricia, con la Giornata Nazionale della Ginecologia del 9 dicembre, scende in campo non solo per confermare la necessità della vaccinazione anti COVID a tutte le donne, sia quelle in età riproduttiva sia quelle in gravidanza, ma soprattutto per affermare la necessità di essere al fianco delle donne in tutti i loro bisogni, problematiche relative alla loro salute.
Bisogna superare l’emergenza COVID e affrontare le altre sfide che tale pandemia ha esacerbato. Abbiamo da un lato un gravissimo incremento della denatalità contro la quale bisogna mettere in atto strategie integrate sia nelle terapie per la ricerca della gravidanza, sia nell’ottimizzazione del percorso nascita, sia nel supporto della madre nei primi anni di età del bambino. Devono essere messe in atto strategie integrate con le Istituzioni e la SIGO è pronta ad assumere il ruolo che le compete.
Dall’altro si ha la necessità di riprendere quei percorsi diagnostici e terapeutici accantonati per l’emergenza pandemica e che le donne reclamano vengano riattivati ed implementati alfine di permettere loro di vivere in pieno benessere tutte le fasi della loro vita, libere dal timore del Covid.”