La cistite è un’infiammazione urinaria che colpisce prevalentemente il sesso femminile. Si manifesta con bruciore e dolore durante la minzione, ma anche con una fastidiosa sensazione di dover spesso urinare. Si stima che oggi una donna su due, almeno una volta nella vita, sia colpita da questa malattia.
Fortunatamente però, esistono degli efficaci metodi che possono contrastarla. Innanzitutto, è bene eseguire periodici esami di controllo ginecologici, poi è importante idratarsi bene e bere almeno due litri di acqua al giorno. Altri consigli sono quelli di effettuare un’accurata igiene intima, evitando però l’uso di detergenti vaginali aggressivi, prevenire recidive con lo zucchero D-mannosio ad alte dosi e aver cura del microbiota, integrandolo con fibre e fermenti lattici, ma cosa alquanto sorprendente e che spesso viene incoraggiata, non usare (quando possibile) gli antibiotici.
Sii perché spesso gli antibiotici non risultano essere efficaci e creano una specie di resistenza; in Italia, nelle cure ospedaliere acute, dal 20% al 50% degli antibiotici prescritti sono poco necessari o inappropriati. Secondo i dati dell’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, contro l’Escherichia coli l’inefficacia è arrivata al 64,5% per le aminopenicilline, al 41% per i fluorochinoloni e al 28,7% per le cefalosporine di terza generazione.
Questo non vuol dire però che l’utilizzo di farmaci non vada incoraggiato, ma è necessario per prima cosa fare controlli ginecologici ciclici e utilizzare antidolorifici ed antibiotici prescritti dal medici competenti, così da evitare terapie non idonee o non efficaci contro il batterio che ha causato l’infezione.