Secondo i dati dell’ Istituto Superiore di Sanità, le malattie sessualmente trasmissibili sono in aumento soprattutto tra i giovani. Questo avviene perché c’è poca attenzione durante i rapporti e la maggior parte avviene senza protezioni.
Le più note malattie sono la sifilide, la clamidia, la gonorrea che ha registrato un rapido incremento, ma persiste, sebbene in continuo lieve calo, anche l’infezione da HIV specie tra i giovani adulti. Tuttavia, la grande preoccupazione dei giovani, più che per le malattie in sé, è incentrata sui rischi di una gravidanza indesiderata. Ma le malattie sessualmente trasmissibili possono avere delle conseguenze negative sullo stato di salute, la fertilità e in generale sulla qualità di vita.
Il contagio può avvenire attraverso rapporti sessuali di qualsiasi tipo ovvero rapporto vaginale, anale, orale, attraverso le secrezioni pre-spermatiche e vaginali, oltre che con lo sperma prodotto con l’eiaculazione. La trasmissione può avvenire anche con il contatto con le mucose genitali, anali, e con quella della bocca e la saliva, oppure con il contatto con il sangue come ad esempio, con strumenti infetti per tatuaggi e piercing, oppure durante la gravidanza, il parto, o l’allattamento, dalla madre al bambino.
Come tutte le infezioni, c’è un periodo di incubazione, dove generalmente non vi sono disturbi e sintomi. Dopo questo periodo non è detto che possano emergere segnali evidenti, ma nel caso in cui capiti i segni possono essere lesioni nella bocca, nell’ano, sulla pelle o in altri organi. Anche in caso di perdite vaginali, del pene o bruciori e pruriti è importante segnalarlo e parlarne con un esperto. Infatti, non ci deve essere tabù o stigma in caso di infezioni sessuali, ma consapevolezza che è un passo importante per salvaguardare la propria salute. Spetterà poi ai medici e ginecologi indicare gli esami necessari e tutte le cure del caso per gestire la malattia.