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Il ciclo abbondante: quando bisogna parlarne con un ginecologo?

Il ciclo troppo abbondante può causare stanchezza, affaticamento eccessivo e anemia dovuta a carenza di ferro. Spesso per molte donne, inizia in età adolescenziale ad essere abbondante, mentre per altre inizia ad esserlo indicativamente dopo i 30 anni. In entrambi i casi, può causare disagi e problemi nella quotidianità, per questo motivo è utile laddove si presenti questo problema, parlarne con il proprio ginecologo.

Si definisce ciclo abbondante la perdita mestruale che supera gli 80 ml di sangue per ciclo (un normale tampone interno completamente imbevuto contiene circa 5 ml di sangue), l’equivalente di circa 16-20 tamponi per ciclo, oppure se il ciclo mestruale dura più di 7 giorni e sono presenti coaguli. 

Le cause sono diverse, così come gli effetti che possono avere sui livelli di ferro e globuli rossi nel sangue. Nella donna giovane, alterazioni ormonali che causano squilibri tra produzione di estrogeni e progesterone e, in casi più rari, la causa può essere anche una patologia piastrinica che provoca una alterazione della funzione di coagulazione delle piastrine. In età adulta, invece, si può assistere a una tendenza a cicli mestruali più abbondanti che possono essere associati non solo a disfunzioni ormonali, ma anche a fibromi uterini, polipi, iperplasie dell’endometrio. 

Per questo problema è importante anche la prevenzione; per questo motivo sono raccomandati gli esami del sangue per stabilire i livello di ferro, ma anche la visita ginecologica con pap test per la valutazione della presenza di polipi cervicali, o lesioni più gravi del collo dell’utero causate da Papillomavirus. Oltre alla visita visita ginecologica può essere associata l’ecografia pelvica addominale o transvaginale. n caso di polipi, iperplasie o fibromi sottomucosi, il ginecologo potrà prescrivere ulteriori esami di secondo livello quali l’isteroscopia diagnostica e interventistica per la rimozione.

Per curare questo problema, oltre alla prevenzione, è consigliato un approccio multidisciplinare che comprende la terapia con farmaci, pillola contraccettiva, cerotti contraccettivi o anelli vaginali, terapia chirurgica per la rimozione per via isteroscopica della causa in caso di polipi endometriali, fibromi sottomucosi o iperplasie dell’endometrio. Infine, spesso, sono anche raccomandati gli integratori e le vitamine come quelle del gruppo B, C e lattoferrina