La comunità scientifica, gli esperti e i dottori consigliano vivamente il vaccino per le donne incinta e allattamento in quanto considerati soggetti fragili.
Dallo studio chiamato Intercovid, realizzato su 706 gestanti con COVID-19 confrontate con 1424 gestanti sane in 43 ospedali di 18 paesi in tutto il mondo, è emerso come per le gestanti che hanno contratto il Covid-19, il rischio complicanze anche gravi sia per la madre sia per il neonato (per quanto riguarda il rischio di gestosi e prematurità, nonché di esiti avversi neonatali e materni) sia maggiore.
Il beneficio del vaccino in gravidanza si estende anche al neonato, in quanto è stato dimostrato per i vaccini a mRNA che gli anticorpi prodotti dalla madre attraversano la placenta. A tal proposito, un contributo di MediciItalia è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista International Journal of Gynecology & Obstetrics, organo ufficiale del FIGO (The International Federation of Gynecology and Obstetrics). Anche un altro studio americano conferma quanto detto: in 122 donne vaccinate con vaccino a mRNA, senza precedente infezione Covid-19, e nei loro neonati (utilizzando il sangue cordonale) è stato misurata la concentrazione di anticorpi anti-spike IgG. Tra i neonati, gli anticorpi risultavano presenti nel 44% dei casi se la madre aveva avuto una dose di vaccino e nel 99% dei casi se la madre ne aveva avute due. Solo in un caso il neonato di una gestante che aveva fatto entrambe le dosi prima del parto è risultato negativo per gli anticorpi contro Covid-19.
Ancora non si può affermare con certezza se questi anticorpi passati al neonato sono efficaci per proteggerlo dal rischio di malattia grave, ma sicuramente è importante che la madre e chi le sta vicino sia vaccinato, in modo da potenziare questa protezione con la cosiddetta strategia del “bozzolo” come per il vaccino anti-pertosse.