Site logo

In attesa del nuovo speculum ecco la curiosa storia del vecchio modello

Lo speculum, uno strumento ginecologico utilizzato per esaminare il collo dell’utero e le pareti vaginali, è stato inventato da un medico nel XIX secolo. Nonostante gli avanzamenti tecnologici, ancora oggi vengono utilizzati modelli simili a quelli dell’epoca e persino gli scavi archeologici di Pompei hanno restituito reperti simili. Ci si chiede se non sia giunto il momento di sviluppare uno speculum meno invasivo e traumatico. Forse un team di designer potrebbe trovare la soluzione.

Forse è il momento di reinventare lo speculum ginecologico. Non c’è da sorprendersi se la maggior parte delle donne prova disagio durante la visita ginecologica. È una procedura medica necessaria, ma non per questo meno sgradevole. L’utilizzo dello speculum, in particolare, può essere traumatico e doloroso. Ma c’è una speranza: un team di quattro designer dell’agenzia di design Frog di San Francisco sta lavorando per ridisegnare lo speculum a due lame, uno strumento che assomiglia a un becco d’anatra, che viene utilizzato per ispezionare la cervice uterina e prevenire malattie sessualmente trasmissibili. La speranza è quella di creare uno speculum più confortevole e meno doloroso per le donne.

Il team di progettiste ha apportato significative modifiche allo speculum, dal materiale al design ergonomico a tre braccia, fino all’angolo dell’impugnatura inclinato a 105 gradi per migliorare il comfort della paziente. Inoltre, il design inclusivo è stato una priorità, coinvolgendo persone Lgbt+ nella fase di progettazione per garantire un’esperienza inclusiva per tutte le persone con la vagina.

Nonostante i progressi tecnologici e medici degli ultimi decenni, lo speculum rimane un dispositivo inventato nel 1840 da un uomo senza alcun interesse per il dolore delle pazienti. Tuttavia, nel corso degli anni, ci sono state alcune iniziative per ripensare lo speculum, come il prototipo gonfiabile FemSpec del 2005 e il prototipo curvo del 2016 creato da una studentessa del Pratt Institute. Tuttavia, questi progetti non hanno avuto successo e le ragioni rimangono sconosciute.