La diastasi addominale può capitare a seguito di plurigravidanze, parto gemellare, sovrappeso o muscoli addominali poco tonici. Su 10 donne, può capitare a circa 3, e può non causare problemi, ma comunque non è solo un problema estetico.
La diastasi dei muscoli retti addominali si manifesta con la separazione dei due muscoli retti dell’addome che si trovano nella linea mediana che dal torace arriva alla pelvi passando dall’ombelico. Un allontanamento di questi muscoli superiore ai 2 centimetri può dare disturbi e sintomi che devono essere valutati dallo specialista perché possono influenzare la qualità di vita della donna e non sono solo un problema estetico.
In particolare, con questi disturbi è importante rivolgersi allo specialista:
In gravidanza questi muscoli sono sottoposti a “stress” perché assumendo troppi kg si corre il rischio che essi essendo troppo sollecitati e tesi tendano a distendersi allontanandosi progressivamente. Se si è fortunati, la diastasi addominale si risolve naturalmente, ma in altri casi è necessario l’intervento chirurgico.
Per questi motivi è importante tenere sotto controllo il peso ed evitare drastici aumenti. Come affermato poco fa è possibile che si risolva naturalmente il problema, ma laddove non fosse così l’intervento chirurgico si rende necessario; tuttavia è molto delicato e per questo motivo deve essere eseguito da professionisti seri e preparati. Grazie ad esso viene ristabilita la fisiologica anatomia. L’intervento è poi mininvasivo con finalità funzionali ed estetiche; non residuano infatti cicatrici chirurgiche addominali evidenti. Dopo l’intervento che richiede 2-3 giorni di ricovero, è necessario portare una fascia addominale per 1 mese e una volta avvenuta la guarigione dei tessuti l’addome torna piatto e si può tornare a svolgere le regolari attività.