La scoperta del gene guida il differenziamento delle cellule staminali pluripotenti: un’importante pietra miliare nella ricerca medica
Il team di ricerca dell’Università di Padova, in collaborazione con il Tigem di Pozzuoli e lo European Molecular Biology Laboratory (EMBL) di Roma, ha raggiunto una svolta significativa nello studio delle cellule staminali pluripotenti. Il loro lavoro, finanziato dalla Fondazione Giovanni Armenise e dalla Fondazione Telethon, è stato pubblicato sulla rinomata rivista scientifica Nature Cell Biology.
Lo studio, intitolato “Esrrb guida le cellule staminali naive pluripotenti attraverso il programma trascrizionale formativo”, dimostra l’importante ruolo svolto dal gene Esrrb nel processo di differenziamento delle cellule staminali.
Le cellule staminali pluripotenti sono al centro della ricerca in medicina rigenerativa in quanto hanno il potenziale di differenziarsi in qualsiasi tipo di tessuto nel corpo umano. Queste cellule offrono la possibilità di rigenerare tessuti cardiaci, intestinali o cerebrali, come avviene naturalmente durante lo sviluppo embrionale. Da diversi anni, gli scienziati hanno formulato l’ipotesi che esista un meccanismo guida per il differenziamento delle cellule pluripotenti, ma finora nessuno aveva confermato questa ipotesi né individuato il gene responsabile.
Il team di ricerca si è concentrato sulle fasi iniziali del differenziamento cellulare, cercando di comprendere come le cellule staminali si preparino per questo processo. Hanno osservato che ci sono due giorni critici in cui si verificano cambiamenti che conferiscono alle cellule la capacità di differenziarsi. Durante questo periodo, si verificano modifiche nel metabolismo e nell’organizzazione del DNA all’interno delle cellule. Elena Carbognin, una dei membri del team dell’Armenise-Harvard Pluripotent Stem cell laboratory dell’Università di Padova, afferma: “Ci siamo chiesti cosa controlli questi cambiamenti e abbiamo individuato il gene Esrrb come il principale regolatore durante la fase formativa. Quando abbiamo rimosso questo gene, le cellule staminali pluripotenti si sono differenziate in modo incontrollato.”
Le cellule staminali pluripotenti hanno la straordinaria capacità di dare origine a tutti i tipi di cellule, inclusi gli spermatozoi e gli ovociti, che costituiscono le cellule germinali coinvolte nella riproduzione. Jamie Hackett, uno scienziato presso l’EMBL di Roma e coautore dello studio, afferma: “Abbiamo osservato che in assenza di Esrrb non è più possibile ottenere cellule germinali.”