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Un intervento robotico a Pescara per curare l’endometriosi

Lo scorso 28 aprile presso l’Ospedale di Pescara è stato effettuato un intervento robotico doppio, con 2 equipe chirurgiche che si sono alternate alla consolle, ad una donna affetta da anni di una grave forma di endometriosi che aveva coinvolto anche l’intestino e l’apparato digerente. L’endometriosi è la presenza di endometrio, mucosa che normalmente riveste esclusivamente la cavità uterina, all’esterno dell’utero e può interessare la donna già alla prima mestruazione e accompagnarla fino alla menopausa. Riguardo le cause, una delle ipotesi accreditate è il passaggio, causato dalle contrazioni uterine che avvengono durante la mestruazione, di frammenti di endometrio dall’utero nelle tube e da queste in addome, con impianto sul peritoneo e sulla superficie degli organi pelvici, raramente su fegato, diaframma, pleura e polmone.

L’intervento è durato 5 ore, più le ore che sono state necessarie per l’iter anti-Covid. “Si tratta del primo intervento di questo genere in Abruzzo. Grazie all’utilizzo del robot “Da Vinci” l’equipe medica è intervenuta alternandosi alla consolle sui vari apparati a seconda delle proprie competenze. Si è poi operato attraverso quattro fori di 8 millimetri ciascuno. Si è trattato di un intervento molto esteso concluso con successo. La paziente si è rimessa rapidamente ed ha risolto completamente i suoi disturbi invalidanti. Questi interventi combinati, infatti, oltre a garantire un vantaggio per il paziente, dimezzano i costi della procedura, grazie alla collaborazione tra diversi professionisti.

La signora, 46 anni, di Trento, ora sta bene e ha voluto ringraziare, con una lettera pubblicata sul quotidiano ‘L’Adige’, tutta l’equipe medica: “Vorrei ringraziare il ginecologo Maurizio Rosati per essersi preso a cuore il mio caso e avermi consentito di uscire da una situazione che mi condizionava da anni – – scrive Alessia Dissegna – senza che nessuno riuscisse a risolvere il mio problema di endometriosi”. Lui, con una equipe multidisciplinare “l’ha fatto” e “ho voluto ringraziarlo pubblicamente. Gli sarò sempre grata”.