Il 19 maggio presso l’ospedale San Luca di Lucca è stata eseguita una tecnica chirurgica innovativa chiamata vNOTES (vaginal natural orifice transluminal endoscopic surgery) dal direttore della struttura di Ostetricia e Ginecologia di Lucca Gianluca Bracco. Questa metodica, che il dottor Bracco ha appreso e affinato negli ultimi mesi in Belgio, permette di eseguire interventi laparoscopici senza incisioni sull’addome, ma per via vaginale. Si tratta del primo intervento del genere che viene eseguito in un’azienda sanitaria territoriale della Toscana e la donna che è stata sottoposta alla procedura è stata già dimessa nei giorni successivi senza nessuna complicanza.
La procedura è una variante delle tecniche che utilizzano orifizi naturali per operare all’interno dell’addome. Lo scopo è quello di evitare cicatrici visibili e ridurre l’invasività chirurgica per la paziente. La tecnica vNOTES permette di intervenire su organi pelvici con strumenti corrispondenti a quelli che si usano per la laparoscopia, come la telecamera e apparecchiature di altro genere, attraverso una piccola incisione sul fondo vaginale. Attualmente al San Luca il team di Ginecologia esegue molti interventi per via vaginale. Solitamente, infatti, l’accesso vaginale per interventi ginecologici è un approccio chirurgico storico, ma con questa tecnica si mette a disposizione una nuova possibilità per questi tipi di interventi. Un altro vantaggio della tecnica vNOTES è legato alla notevole riduzione del dolore post-chirurgico e della necessità di analgesici, dando anche la possibilità di dimettere la paziente nello stesso giorno (Day hospital) o al massimo la mattina successiva.
La Ginecologia di Lucca è un centro in cui vengono eseguiti oggi numerosi interventi mininvasivi e vaginali, oltre a garantire una particolare attenzione alla chirurgia del pavimento pelvico come il prolasso utero-vaginale e l’incontinenza urinaria femminile. La tecnica vNOTES, che va a integrare quelle già disponibili, rappresenta un ulteriore avanzamento nell’approccio laparoscopico in ginecologia e permetterà di ridurre al minimo, oltre al dolore e all’invasività chirurgica, anche l’ospedalizzazione.