La vulvodinia è un disturbo complesso che, spesso richiede alla donna diverse visite prima di ricevere la diagnosi corretta e poter poi iniziare il trattamento specifico. Ovviamente, la visita ginecologica per vulvodinia, effettuata da un ginecologo specialista nel dolore da vulvodinia, è il primo passo per iniziare a risolvere il dolore e i disturbi intimi associati a questa malattia.
La visita ginecologica per vulvodinia viene effettuata come una normale visita ginecologica, ma la differenza risiede nel fatto che il ginecologo deve avere una particolare attenzione nei confronti delle situazioni che nella donna scatenano il dolore, tipo di dolore, la durata dei sintomi, e sulla loro localizzazione. Risulta essere fondamentale l’ascolto attento della donna, dei disturbi che sente, dalla secchezza vaginale, alla sensazione di avere tagli, lesioni o gonfiore a livello vulvare, sulle difficoltà ad avere rapporti sessuali, a praticare sport o indossare certi indumenti. Inoltre, il ginecologo ispeziona accuratamente l’area vulvo-vaginale, usando lo speculum, per valutare la presenza di infiammazioni oppure secchezza vaginale che, nelle donne in menopausa può dare dolore vulvo-vaginale durante i rapporti sessuali.
Inoltre, lo specialista effettua alcuni esami in maniera tale da verificare se il dolore vulvo-vaginale sia causato da altre patologie (vaginismo, ad esempio) o nello specifico, il tampone vaginale per escludere la presenza di infezioni causate da candida albicans o altri microrganismi. Il Cotton Swab test o test del toccamento è l’esame non invasivo che permette di rilevare la presenza del dolore tipico della vulvodinia, chiamato allodinia, ovvero una risposta dolorosa a uno stimolo che in genere non provoca dolore.
Sempre durante la visita, lo specialista effettua alcuni tocchi a livello delle grandi labbra, del solco interlabiale, del perineo, delle piccole labbra, del clitoride e del vestibolo vulvare, usando un apposito cotton-fioc inumidito. L’eventuale comparsa di dolore, definito allodinia e/o di vestibolodinia, a livello dei genitali esterni tra le piccole labbra e larea delimitata anteriormente dal clitoride, insieme alle informazioni raccolte prima della visita ginecologica (anamnesi) permette allo specialista di confermare la diagnosi di vulvodinia.
Infine, sulla base dei test effettuati il ginecologo indicherà il trattamento più appropriato per la donna.